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The Last of Us Parte 2: studiamo il trailer in relazione col gioco

Prima dell’uscita di The Last of Us Parte 2 abbiamo potuto assistere a moltissimi trailer di gioco, i quali hanno esplicato in alcuni casi varie meccaniche ludiche presenti nell’esperienza targata Naughty Dog, di cui trovate al seguente link la nostra recensione. Non sono mancati inoltre cenni alla storia, attraverso varie scene emozionanti in cui Ellie e Joel hanno potuto mostrarsi a pieno. Tuttavia, nonostante molti credessero che il gameplay mostrato fosse del tutto scriptato e non realistico, questa caratteristica è stata invece proposta per quanto riguarda alcune cutscene.

Prima di proseguire con l’articolo, ci teniamo a ricordarvi che il testo contiene spoiler maggiori sulla trama di The Last of Us Parte 2, e che potrebbe quindi minare l’esperienza di chi non ha ancora concluso interamente la campagna del gioco. 

Tutti i video mostrati prima del debutto di The Last of Us Parte 2 proponevano in realtà una maestria nel montaggio davvero eccelsa. Pur incuriosendo i giocatori di tutto il mondo, la software house è infatti riuscita a nascondere completamente il personaggio di Abby, nonostante si trattasse all’effettivo di una delle due protagoniste del gioco. Il dettaglio più rilevante, riguarda tuttavia la precoce morte di Joel, in quanto il contrabbandiere, nei trailer, è stato sostituito in delle sezioni avanzate dell’opera. Sin dal primo video del gioco, molti hanno presunto che l’uomo fosse in realtà morto, e che Ellie stesse quindi parlando del suo odio a una figura inesistente. Nonostante si trattasse infatti di scene non presenti nel titolo, gli sviluppatori sono comunque riusciti a farci credere che l’uomo sarebbe stato presente per tutta l’avventura, coprendo le spalle alla ragazza proprio come avveniva nel primo capitolo.

The Last of Us Parte 2

Per convincere il giocatore della presenza di Joel è presente una scena in particolare, nella quale l’uomo ferma Ellie da dietro tappandole la bocca, per salvarla dall’imminente pericolo in cui la ragazza si sta cacciando. Prestando particolare attenzione, tuttavia, è già possibile notare come lo stacco di scena fra la ragazza e l’uomo metta in luce uno scenario identico, difficilmente distinguibile nella zona in cui Ellie si trovava. Ad abbracciare il destino di Ellie c’è tuttavia Jesse, come scopriremo nel gioco completo, in quanto il ragazzo ha deciso di incamminarsi egli stesso per vendicare la morte del contrabbandiere, cercando nel mentre di dare manforte a Tommy.

All’infuori di veri e propri plot narrativi, i trailer nascondono anche alcuni dettagli omessi in fase di comunicazione, che non permettono quindi di avere completa chiarezza sugli archi narrativi affrontati. Un esempio è l’ardua discussione fra Joel ed Ellie, dove la ragazza porta in realtà i capelli corti, in quanto la vicenda viene affrontata diverso tempo prima dell’arco narrativo principale.

Grazie alla tecnica adottata da Naughty Dog, assistere ai trailer di The Last of Us Parte 2 prima di mettere mano sul gioco è un ottima soluzione per gli utenti, i quali vengono quindi scossi dallo scorrere degli avvenimenti in-game, che nonostante una trama principale non estremamente difficile da comprendere diventano in realtà completamente inaspettati. Chi l’avrebbe mai detto, ma i trailer di The Last of Us Parte 2 contengono anche una delle scene finali del gioco, ovvero il pianto liberatorio di Ellie successivo allo scontro finale con Abby.

The Last of Us Parte 2

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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