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Zeri e Neon hanno la stessa doppiatrice, arriva il Riot Games Multiverse?

Riot Games, anche attraverso la sua etichetta Riot Forge, sta puntando a espandere la propria offerta anche all’infuori del sempre curatissimo League of Legends. A quanto pare potrebbe aver pensato da un Riot Games Multiverse, come suggerito dalla presenza della stessa doppiatrice filippina per Zeri e Neon: abbiamo a che fare nel primo caso con il nuovo Campione di League of Legends, e nel secondo con il prossimo Agente di Valorant.

Come i fan hanno notato subito però, le due nuove eroine dei rispettivi universi hanno una marea di somiglianze a livello estetico, e la presenza della stessa doppiatrice lascia intendere che fra Valorant (titolo di cui trovate qui la nostra anteprima) e Runeterra ci sia stato lo scambio di uno stesso personaggio, che in uno dei due universi sarebbe quindi una sorta di variante.

All’effettivo, Valorant è l’unico titolo di Riot a trovarsi in una posizione di mezzo, dato che – al contrario di quanto prospettato dal colosso – non è ambientato nello stesso mondo di tutte le altre opere, e potrebbe aver dato quindi vita a questa sorta di universo condiviso che abbiamo già visto con altre software house, come ad esempio Remedy Entertainment.

Ovviamente, è bene prendere il tutto con le pinze, visto che il colosso potrebbe aver giocato solamente un simpatico scherzo ai fan, che nel corso di queste ore si trovano a pensare a quali risvolti la presenza di due personaggi simili fino a questo punti potrebbe avere.

Neon Valorant

Parlando di come Riot Games continuerà a espandersi con nuovi progetti, ne approfittiamo per rimandarvi alla nostra intervista a Riot Forge, la trovate a questo link.

Staremo a vedere se il legame fra Zeri e Neon resterà quindi un simpatico Easter Egg per i fan di entrambi i brand, o se grazie a Riot ne sapremo finalmente di più nel giro di qualche tempo.

Fonte:
Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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